Porta del Paradiso

Progettazione delle opere provvisionali per il trasporto e la movimentazione delle ante della Porta del Paradiso del Battistero di Firenze

Committente: Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze

Anno: 2016

 

La realizzazione del Nuovo Museo dell’Opera del Duomo prevedeva anche il nuovo posizionamento delle porte del battistero all’interno dell’ampia Sala del Paradiso posizionate nella parete che guarda la ricostruzione della facciata Arnolfiana del Duomo in scala 1:1, dopo essere temporaneamente installate nella Corte del Ticciati nello stesso Museo.
Per tale motivo, dopo essere state restaurate dall’Opificio delle Pietre Dure, è stato necessario il trasporto delle porte all’interno del Nuovo Museo; considerando di dover movimentare degli oggetti di circa 4000 kg ad anta, e di doverlo fare con estrema delicatezza, SERTEC ha provveduto alla progettazione di un sistema di intelaiatura metallica e movimentazione tramite martinetti idraulici in modo da eseguire il trasporto in totale sicurezza e precisione.

La prima operazione riguarda l’intelaiatura delle ante tramite struttura perimetrale di irrigidimento, controventi diagonali e traversi di collegamento i quali sono anche necessari per il sollevamento che avviene sbloccando una delle due cerniere laterali ed azionando il pistone centrale in modo tale da sollevare l’anta su un fianco fino alla posizione verticale. In contemporanea viene progettato e montato all’interno del Museo un ponteggio in tubi e giunti per il brandeggia mento delle ante che avviene tramite paranchi manuali posizionati su travi di acciaio ancorate alla struttura provvisionale. All’interno di tale ponteggio viene montata la grande teca per l’esposizione della porta da posizionare su un telaio mobile che scorre su due ferrovie a cremagliera.
L’anta, imbragata nella intelaiatura di inscatolamento, viene sollevata dal suo vincolo a pavimento tramite due paranchi mobili, in modo da poterla adagiare sul carro per la movimentazione manuale realizzato appositamente in profili metallici, con ruote in gomma dura e tiranti contrapposti per la stabilizzazione verticale dell’anta; da notare quale particolare esecutivo il dispositivo di tensionamento delle cinghie e nella parte alta la flangia bullonata di metà traversa in corrispondenza del profilo di battuta centrale dell’anta.
L’anta ed il suo carro viene sollevata e sistemata sul pianale dell’autocarro specialistico per il trasporto notturno in modo da non causare particolari disagi alla circolazione: l’intero percorso è stato preventivamente sgombrato da ogni possibile ostacolo grazie alla collaborazione con il Comando dei Vigili Urbani del Comune di Firenze. Queste movimentazioni sono state effettuate sia a mano, sia con l’aiuto di un muletto elettrico che ha facilitato e reso sicura tale operazione; infatti mentre la movimentazione sulle superfici orizzontali poteva avvenire senza particolari cautele, quella su piani in discesa o in salita doveva essere “frenata” con un mezzo meccanico per impedire movimenti incontrollabili del pesante carico su ruote.
Una volta trasferite entrambe le ante all’interno del Museo si iniziano le operazioni di brandeggiamento controllando preventivamente il tensionamento delle cinghie gialle di sostegno prima di procedere alla rotazione del carico che avviene agganciando il telaio ai due paranchi di movimentazione: quello principale sulla traversa superiore e quello secondario sull’estremità più alta della traversa inferiore. Una volta sollevate le due ante sono alloggiate sui loro cardini inferiori e le due semitraverse di sommità sono state reciprocamente collegate e vincolate alle colonne del telaio mobile di sostegno.
Una volta ripetuta l’operazione per entrambe le ante si precede alla rimozione delle cinghie di sostegno, all’arretramento della teca mobile ed al montaggio di illuminazione vetri e finiture.