Committente: Privato
Anno: 2007/in corso
Importo lavori: 700.000,00€ (opere strutturali)
È un intervento di consolidamento, ristrutturazione e restauro del complesso storico situato sulle colline di Arcetri a Firenze. La costruzione è composta da una serie di corpi di fabbrica articolati su più piani attorno a due cortili interni; l’edificio è caratterizzato da una torre che svetta sull’angolo NE dell’edificio.
Gli interventi di ristrutturazione hanno interessato principalmente il rifacimento e consolidamento delle coperture, il consolidamento dei solai di piano connesse alle integrazioni impiantistiche necessarie, oltre alla realizzazione di una serie di costruzioni impiantistiche interrate ed una nuova piscina esterna seminterrata.
La volumetria complessiva si aggira sui 35.000 mc. fuori terra, con circa 2.200mq di coperture consolidate e circa 800mc di manufatti interrati.
Situato nella collina di Pian dei Giullari il castello ne occupa la parte più alta. Rivolto verso Firenze, per la maggior parte del suo confine nord, ha accesso da via Torre del Gallo, gli altri lati, di estensione minore, confinano con tre proprietà diverse. La zona presenta una morfologia tipicamente collinare caratterizzata da ulivi, lecci e pini marittimi, senza grandi dislivelli in balze ma con declivi omogenei e continui.
Di origine probabilmente romana, il castello, di proprietà ghibellina, fu distrutto nel 1280, i suoi resti subirono nuove devastazioni nel 1364 prima di essere acquistato e ricostruito dalla famiglia Lamberteschi nel XV secolo. Posseduto successivamente fino al 1741 dai fratelli Lanfredini, acquistò grande notorietà per aver ospitato tra il 1634 e il 1642 Galileo Galilei passando nel 1849 alla famiglia Galletti. Grande ammiratore di Galilei il conte Paolo creò al suo interno un museo dedicato allo scienziato (proprio grazie a questa presenza, venne deciso di costruirvi nelle vicinanze l’Osservatorio Astronomico di Arcetri) e, nel 1890, dopo un’opera di restauro molto attenta, vennero restituite al castello le sue sembianze più originali. Pochi anni dopo l’immobile passò all’antiquario fiorentino Stefano Bardini che, seguendo la moda culturale ottocentesca della ricostruzione in stile, lo trasformò radicalmente con una ristrutturazione completa e fantasiosa: una nuova torre, nuove finestre, nuove logge, nuovi saloni con un collage di architetture-campionario di stili ed epoche diverse. Dopo il 1922, con la morte di Bardini, iniziò la lenta decadenza del castello dapprima Istituto Farmaceutico Militare, poi sede della Federazione Fascista, infine campo di prigionia degli inglesi.
La Torre del Gallo ha un impianto solido e quadrato caratterizzato da due cortili interni posti a quote differenti e circondati da porticati con colonne, è costituita da due piani fuori terra ed uno interrato con due torri merlate. La prima in prossimità dell’ingresso sud è costituita da tre livelli, la seconda in prossimità dell’ingresso nord, molto più alta e vero segnale nel panorama collinare fiorentino, con cinque livelli e una terrazza panoramica. Il senso di solidità del complesso è ulteriormente rafforzato dalle facciate fortemente murate con l’eccezione di due logge panoramiche a piano primo, una verso Firenze – lato nord – ed una a costituire l’angolo sud-ovest verso le colline con l’Osservatorio di Arcetri.